CONFUSE TENTAZIONI

Non saprai cosa metterti, domani, ora che il tempo è cambiato e fa caldo.

Dovrai rivestire gli stessi abiti gli stessi colori la stessa forma se non riordinerai e cercherai nell’armadio i vestiti leggeri, le scarpe, un foulard che sostituisca la sciarpa. Devi togliere le maglie, riporre il giaccone, cambiare la borsa: sarà tutto nuovo, domani, poichè hai deciso: sarà primavera, domani sediciaprileduemilaquindici, un giorno qualunque di un anno qualunque.

Sarà primavera, hai deciso, sarà novità: se le pensi forte, le cose accadono, se le pensi ancora più forte saranno cose belle. Però se non ti sbrighi non saprai cosa metterti, domani. Ora il tempo è cambiato e fa caldo: sarà tutto nuovo, domani.

Hai buttato i vestiti sul letto, svuotato l’armadio, cercato le maglie, stirato qualcosa, lavato altre cose ma avanza la sera: fuori c’è il cielo scuro,  vi sono  canti di uccelli, un libro sul divano – l’hai appena comprato non può proprio aspettare… – e gli abiti sfumano, le scarpe il foulard vanno tanto lontano. Affastelli pensieri e vestiti, canzoni appena abbozzate a bocca chiusa e sandali tipo chanel, confondi piatti da rigovernare e deodorante per armadi.

Non ci riuscirai, stasera, ed il tempo è cambiato e fa caldo; non saprai cosa metterti, domani.

Quante tentazioni attraverso

nel percorso tra la camera

e la cucina, tra la cucina

e il cesso. Una macchia

sul muro, un pezzo di carta

caduto in terra, un bicchiere d’acqua,

un guardar dalla finestra,

ciao alla vicina,

una carezza alla gattina.

Così dimentico sempre

l’idea principale, mi perdo

per strada, mi scompongo

giorno per giorno ed è vano

tentare qualsiasi ritorno.

Patrizia Cavalli

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