Cielo turchese, non un alito di vento: venticinque aprile duemilasedici, non una nuvola in cielo; solamente la scia bianca di un aereo che da Genova va a Torino e passa in alto, lontano. Indifferente luccica il metallo colpito da un raggio di sole.
Gli uccelli stamattina non smettono di ciangottare al calore dolce, alla prima aria profumata dopo giorni un po’ indecisi; ronza un moscone, le api a frotte corrono a cercare il vischio sulle foglie di lauroceraso e ronzano, e vanno poi tornano.
Lalolle arriccia con la piastra i capelli a sua sorella e ridono dietro la porta chiusa; le voci ancora bambine si rincorrono. Sul pavimento la valigia aperta, abiti sul letto, una borsetta a terra.
Sarà presto il momento di partire: Ice appena un giorno, un giorno solamente, ma Lalolle deve andare; tre giorni sono troppo corti: un respiro affrettato, il viaggio necessario di un’ape, il ronzio del moscone, il cinguettio degli inconsapevoli uccelli.
Quanti viaggi, ancora, quanta strada; quanti ritorni quante partenze; non piangere: è la casa che è triste, è il cielo turchese senza vento senza nubi. Sono gli uccelli i mosconi le api, i carpini del viale, il lauroceraso: si avvolgono tutto intorno prima, poi si riaprono, devono lasciarle andare.
Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Fai le valigie e chiudi le luci di casa
Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che non c’è niente di più vero
Di un miraggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale
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Chi ha detto
Che tutto quello che cerchiamo
Non è sul palmo di una mano
E che le stelle puoi guardarle
Solo da lontano
Ti aspetto
Dove la mia città scompare
E l’orizzonte è verticale
Ma nelle foto hai gli occhi rossi
E vieni male
Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che se ci pensi siamo solo di passaggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale
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Il mondo è solo un mare di parole
E come un pesce puoi nuotare solamente
Quando le onde sono buone
E per quanto sia difficile spiegare
Non è importante dove
Conta solamente andare
Comunque vada
Per quanta strada ancora c’è da fare
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Buon viaggio
Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
E siamo solo di passaggio
Voglio godermi un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Buon viaggio
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Writer(s): Alessandro Magnanini, Davide Petrella, Cesare Cremonini
Se passi da me c’è un premio per te, decidi pure tranquillamente se partecipare o meno https://ilmondodelleparole.wordpress.com/2016/04/24/domenica-liebster-award-tag-5/ 😉
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Ciao, scusa per il ritardo con cui ti rispondo, ma in questo periodo sono molto impegnata e passo buona parte della mia giornata al pc per lavoro, per cui – quando ho un momento libero – cerco di riposare un po’ gli occhi e la mente…
Ti ringrazio, ma non riesco a partecipare: come scrivevo poc’anzi, ho veramente poco tempo.
Rispondo solamente ad una domanda: perchè ti leggo?
Perchè sei giovane, fresca, sensibile, sincera. Avanti così.
Un bacio affettuoso ed un ringraziamento per avermi pensata.
Ciao
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Che dolce, grazie! Un abbraccione :)))
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